Che effetti ha generato il COVID-19 sulle vendite online e sugli e-commerce?

Per poter rispondere abbiamo preso in esame diversi dati per evidenziare quali settori sono stati più colpiti dalla crisi e quali invece hanno incrementato le vendite grazie alla pandemia, analizzando quali sono le mosse che un’azienda oggi dovrebbe adottare per non trovarsi impreparata con il cambiamento inevitabile che il mondo ha subito in questo anno e mezzo trascorso.

Non è mai stato così importante come oggi analizzare le differenze fra l’Italia, il resto d’Europa, la Cina e gli Usa per individuare i trends comuni, comprendere le differenze più rilevanti nelle abitudini d’acquisto degli utenti e distinguere le opportunità possibili da sfruttare in ogni mercato.

Durante i mesi di pandemia c’è stato un incremento riguardo i beni di largo consumo (in inglese sono indicati come CPG/FMCG), la consegna a domicilio e i prodotti farmaceutici. Mentre sono crollate le ricerche riguardo soprattutto i viaggi, gli eventi e i beni di lusso. Ora bisogna prestare particolare attenzione ed anticipare i trend dei prossimi mesi dove potrebbe esserci una ripresa dopo tanti mesi di calo di determinati settori. Quindi in questo contesto è importante analizzare anche i trend pre-covid proprio per capire quali potrebbero essere quelli di questo prossimo periodo.

Altro studio molto interessante per capire come il covid ha impattato sulle ricerche online è quello realizzato da SEOZoom, che evidenzia come sono cambiati i volumi di ricerca su Google durante la quarantena. Dal grafico di seguito si nota un incremento generalizzato in tutti i settori, fatta eccezione per automobili, viaggi, gioco d’azzardo, sport e siti pornografici.

Ma cosa ha cambiato radicalmente il covid-19 nelle abitudini degli utenti?

Nell’ultimo anno si è potuto constatare che il fatturato dei brand che hanno un eCommerce è in crescita del 14%, mentre quelli che hanno solo il sito vetrina hanno avuto un calo delle visualizzazioni del 26%, un dato che conferma l’importanza di essere presenti online con un vero e proprio shop.

E questo è un cambiamento che verrà lasciato in eredità da questo anno di pandemia e che è ormai radicato negli utenti che sempre di più preferiscono acquistare online e ricevere a casa piuttosto che fare shopping tradizionale.

Le categorie di prodotti più vendute durante il COVID-19

In Italia in questo ultimo anno c’è stato un forte incremento di vendite dei prodotti di largo consumo nel settore della GDO sono aumentati del 162%, un incremento dovuto alla preferenza della modalità più comoda di acquisto, volta ad evitare lunghe file fuori dai supermercati.

Uno dei settori di vendita più colpiti è quello dei cosmetici e profumi, che ha subito un calo del 28% di vendite online.

Come si spiegano queste differenze fra queste diverse categorie di prodotti?

La risposta è nei tre effetti:

Cosa bisogna aspettarsi nei prossimi mesi post COVID?

Questa è la domanda che tantissime persone che vogliono avviare un business online si fanno. Iniziamo quindi a tracciare un elenco di nuovi scenari che ci saranno nei prossimi mesi:

  1. Calo delle vendite della GDO: la riapertura dei ristoranti e dei bar, dopo tanti mesi di permanenza forzata a casa, porterà le persone a voler consumare del cibo fuori. Ci si aspetta un 49% di calo delle vendite online dei generi alimentari rispetto all’anno trascorso.
  2. Continuo aumento delle vendite online: come detto il COVID lascerà in eredità l’abitudine e la comodità dell’acquistare online. Basti pensare che prima della pandemia tanta gente non sapeva neppure come acquistare attraverso il web ma si è ritrovata costretta a farlo scoprendo appunto un modo di acquistare molto più smart rispetto al tradizionale. Da un recente sondaggio metà degli italiani che hanno acquistato la spesa online dichiara di voler continuare ad usare questo metodo di acquisto.
  3. Focus sulla convenienza: Il prezzo è tornato ad essere una discriminante importante nella scelta di cosa acquistare e di dove comprare. Il 39% dei consumatori italiani intervistati ammette di aver intenzione di trovare nuovi modi per risparmiare e il 40% di cercare di cogliere le migliori promozioni.
  4. Convenienza ma qualità: Anche se il cliente è sempre più attento alla convenienza non è disposto a perdere qualcosa dal punto di vista della qualità anzi si aspettano una qualità sempre più elevata anche sui prodotti con prezzi accessibili.
  5. La salute al primo posto: La pandemia lascerà strascichi anche a livello di prevenzione e timore di nuove malattie. Perciò ci sarà sempre più attenzione a tutti quei prodotti salutari, sicuri e biologici. L’utente sarà disposto in questo caso a spendere anche di più pur di avere dei prodotti sani e sicuri per esempio parlando di prodotti alimentari.
  6. Italiano è buono, locale è meglio: Recenti sondaggi evidenziano come 20 italiani su 100 hanno intenzione di comprare solo prodotti italiani e non d’importazione.

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